Esplora i Reami Mortali

Mentre il Caos serra la morsa sui Reami Mortali e i fiumi diventano rossi per lo spargimento di sangue, la vendicativa sete di battaglia di Khorne si intensifica. Le forze di predoni del Dio del Sangue si beano dei più macabri atti di violenza e vengono ricompensati se innalzano pile di viscere e ossa dei nemici al proprio patrono.

Dalle profondità di infiniti corridoi di cristallo, Tzeentch gioca con i sentieri del fato. I suoi seguaci si annidano in piena vista in tutti i reami, usando magia e sotterfugi per squarciare le giunture della realtà. Le orde iridescenti del Manipolatore di Destini proliferano nella follia dell’ignoto, e sono pronte a distruggere la civiltà per raggiungerla.

Gli Edoniti di Slaanesh si aprono un sentiero di violenza orgiastica attraverso i reami, i loro caroselli risuonano di urla di agonia e risate cristalline. Questi servitori sadici sono alla costante ricerca della sensazione definitiva, che sia attraverso un festino ottundente, la pura carnalità o il travolgente spettacolo della battaglia.

I Larvoidi di Nurgle emergono barcollando da distese fetide accompagnati da ronzii e gorgoglii, benedetti dal blasfemo gonfiore del loro patrono. Ovunque vadano, la malattie si diffondono incontrollabili e intere armate vengono infettate dai generosi doni di Nurgle. Sono l’incarnazione dell’entropia, dato che la loro paziente divinità sa che, prima o poi, tutte le forme di vita devono decomporsi.

Per secoli gli infidi uomini ratto conosciuti come Skaven si sono fatti strada nel sottosuolo come un’infezione sottocutanea, emergendo solo per bombardare i nemici con mostruosi mutanti e macchine da guerra. Ora, come pustole di corruzione, eruttano in tutti i reami, e i secoli di piani finalmente volgono a compimento.

Lontano dai bastioni dorati di Sigmar, marciano gli Schiavi delle Tenebre, schiere misteriose di barbari e carnefici determinati ad abbattere qualsiasi sembianza di civiltà. Molti covano nel cuore un odio speciale verso gli altri mortali, essendo stati abbandonati dai loro simili in un’era lontana.

Cavalieri valorosi, fulgidi eroi e ultimi bastioni di speranza nell’oscurità: è così che si vedono gli orridi ghoul delle Corti Mangiacarne. In realtà, sono poco più che mostri farfuglianti che si cibano delle carni dei viventi, diffondendo nei reami la maledizione della follia dei loro signori vampirici ad ogni nuova sortita.

Gli spettrali Abitatori della Notte emergono turbinando e urlando dalle tombe come portatori della malvagità di Nagash. Puniti per i loro crimini in vita con la servitù eterna al Sommo Necromante, il rancore li spinge a combattere incessantemente. Solo terrorizzando e massacrando i viventi possono provare un briciolo di soddisfazione.

In qualità di soldati d’élite del Sommo Necromante, gli Ossiarchi Mietitori marciano sui reami per portare avanti la sua missione eterna di conquista. La loro strategia, sia sul campo di battaglia che fuori, è dettata da una fredda logica: gli abitanti degli insediamenti sottomessi vengono lasciati in vita, ma sono costretti a fornire una decima d’ossa o verranno annientati.

L’aristocrazia Malanima governa i propri regni come una copia oscura della nobiltà mortale. I loro castelli sono decorati con fontane di sangue e le loro armate sono formate da redivivi nonmorti. Vanità e lusso mascherano i mostri che si nascondono sotto la superficie, consumati da un’eterna sete vampirica.

Sotto la superficie dei reami si annidano le orde dei Tizi Odiozkuro. Orripilanti tanto nell’aspetto quanto nel carattere, queste kakkole formano tribù selvagge di dimensioni quasi sconfinate che assalgono i bersagli solo quando sono sicure di avere la meglio. Accompagnati dai torreggianti alleati troggoth, infestano gli angoli più profondi e umidi dei reami. È qui che complottano in attesa che sorga la Luna Kattiva…

Gli ogor depredano i reami in cerca di bocconcini deliziosi, scavando sentieri circolari di devastazione mentre divorano chiunque e qualunque cosa trovino. Quando si tratta di nutrirsi, questi bruti ingordi sono capaci di gesta incredibili, e possono perfino evocare energie sovrannaturali dalle sacre zuppe che preparano.

Quando gi orruk sono sul piede di guerra, nemmeno le più grandi fra le città di Sigmar sono al sicuro. Questi teppisti dalla pelle verde vivono esclusivamente per combattere, sono innumerevoli, e lottano con la determinazione nata dal semplice desiderio di essere i guerrieri più grossi e cattivi dei reami.

Ciascuno dei figli di Behemat è un colosso torreggiante quasi inconcepibile per le menti mortali. Ogni suo passo fa tremare la terra, e le mura crollano sotto i suoi pugni possenti. Perfino una piccola banda di gargant può distruggere intere città, e questi titani si dilettano della distruzione che causano.